Il nostro prossimo viaggio (partenza il 23 dicembre 2012 fino al 7 gennaio 2013), sarà l’isola di Mauritius, nell’oceano indiano.
Di seguito alcune notizie prese da Wikipedia:
Buona lettura:
La Repubblica di Mauritius (in italiano nota anche come Maurizio) è una nazione insulare nell’Oceano Indiano sud-occidentale, a circa 900 km a est delMadagascar, geograficamente è considerata parte del continente africano. Oltre all’isola principale, la repubblica comprende anche le isole di Saint Brandon eRodrigues e le isole Agalega. Il territorio competente alla Repubblica di Mauritius fa parte delle Isole Mascarene, assieme all’isola francese di Riunione, situata 200 km a sud-ovest.
Mauritius fa parte delle Isole Mascarene, un arcipelago di origine vulcanica che potrebbe appartenere a una catena sommersa che comprende anche leSeychelles e Réunion. Si formò (insieme alla vicina Rodrigues) circa 8-10 milioni di anni fa. Misura 58 km da nord a sud e 47 km da est a ovest, e si trova a 800 km dal Madagascar, alla stessa latitudine di Harare (Zimbabwe) e Rio de Janeiro. La nazione di Mauritius include l’isola principale, Rodrigues e numerosiatolli corallini.
L’isola è caratterizzata da un altopiano centrale che ha il suo punto più alto nel sudovest a Piton de la Petite Rivière Noire, 828 m s.l.m. Verso nord, l’altopiano degrada dolcemente; verso sud, invece, la discesa verso la costa è ripida. L’isola è ricca di vestigia dell’attività vulcanica passata; due esempi sono il cratere diTrou aux Cerfs (Curepipe) e il lago vulcanico di Grand Bassin. Quando giunsero i coloni, il terreno era punteggiato da ciottoli lavici; nel tempo sono stati raccolti per lasciar spazio alle coltivazioni, e sono ammonticchiati qua e là in piramidi, soprattutto nei pressi dei campi di canna da zucchero.
Mauritius è nota per la sua eccezionale bellezza naturalistica. Nel suo diario di viaggio Following the Equator, Mark Twain annotò che “si ha l’impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius”. È circondata dalla barriera corallina, che ha prodotto nel tempo la sabbia bianca delle spiagge.
Il clima dell’isola è tropicale, con venti che soffiano da sudest; l’inverno, caldo e secco, è da maggio a novembre; l’estate è calda e umida. Il fenomeno dei cicloni è piuttosto frequente da novembre ad aprile.
La più grande città dell’isola è la capitale, Port Louis, situata nel nordovest. Altre città importanti sono Curepipe,Vacoas, Phoenix, Quatre Bornes, Goodlands, Rose-Hill e Beau-Bassin.
Mauritius è ricca di vegetazione endemica (circa una specie su tre); la sua vegetazione originaria, però, è in grave pericolo a causa dell’introduzione di piante e animali estranei e delle monocolture. Per osservare la vegetazione autoctona di Mauritius, ormai, è necessario visitare i giardini botanici di Pamplemousses. L’istitutoMauritius Wildlife Appeal Fund (MWAF) sta cercando di delimitare aree protette in cui ripristinare l’ecosistema originale di Mauritius.
Mauritius ha pochissime palme; le sue spiagge ospitano invece la casuarina, alberi alti e sottili simili a pini, ed eucalipti (importati). Altre piante spettacolari sono ilbanano gigante indiano e il flamboyant. Si coltiva l’anturio, un fiore decorativo importato dal Sudamerica.
Un’altra pianta endemica è il tambalacoque o albero dei dodo, associata al noto animale estinto.
Fra i mammiferi che popolano l’isola si possono citare la mangusta e il cervo di Giava (importato dagli Olandesi per essere usato come preda nelle battute di caccia). Nella zona del Rivière Noire si trovano anche maiali selvatici e macachi.
Numerosissimi sono gli uccelli, sebbene anche in questo caso molte specie siano in pericolo. Il gheppio di Mauritius è un esempio di specie a rischio; il Mauritius Kestrel Conservation Program, fondato nel 1973, sta cercando di salvare la specie. Viene protetto dal MWAF invece il parrocchetto di Mauritius. Sono in pericolo anche il piccione rosa, la coracina di Mauritius, il bulbul nero di Mauritius (bulbul è il nome arabo di “usignolo”), il pigliamosche del paradiso delle Mascarene e l’occhialino di Mauritius. Sono già estinti, oltre al celebre dodo, il pappagallo nero di Mauritius e il porciglione di Mauritius. Fra le specie invece più diffuse si possono citare il Fody rosso del Madagascar, la maina indiana, il tessitore gendarme e soprattutto il bulbul dai mustacchi rossi.
Le acque intorno a Mauritius, con la loro barriera corallina, pullulano di vita; dalle specie che vivono nel reef (pesce pagliaccio, pesce pulitore, gamberetto delle attinie), alle diverse specie di mante (Manta birostris, aquila di mare, torpedine, trigone e Taeniura melanospilos), gli squali (squalo nutrice e pinna bianca) e le murene, oltre agli innumerevoli invertebrati e a qualche rara tartaruga marina.
La più grande riserva naturale di Mauritius è il parco nazionale Black River Gorges, attorno all’area del Rivière Noire, di oltre 6.574 ettari. Altre riserve (molte delle quali su isole o atolli attorno a Mauritius) sono Le Pouce, Île Ronde, Île aux Serpents, Île aux Aigrettes, Île Cocos, Île aux Sables e Bois Sec. Vi sono poi una certa quantità di riserve naturali inaccessibili al pubblico, che vengono utilizzate per i programmi di conservazione delle specie.
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